Quante volte ti è capitato di dire la cosa sbagliata? O la cosa giusta… nel modo sbagliato?
Chi non ha mai pensato, almeno una volta nella vita, che un differente approccio nei confronti di una persona, di un’opportunità o di un problema avrebbe sortito un risultato migliore per noi stessi e per la situazione vissuta?
E se tutto ciò avesse legami con le nostre radici? I nostri comportamenti sono le manifestazioni di quanto oramai consolidato dentro di noi. Come sarebbe se potessimo accorgerci e portare alla luce chi c’è dentro quel comportamento?
Sul lavoro o nella vita di ogni giorno relazionarci in un modo sano e funzionale per tutti quanto per raggiungere il risultato più alto: stare bene, stare meglio e essere felici. Tutto ciò con se stessi e con gli altri, è importante. Per questo ti serve un approccio nuovo. Questo differente approccio ora ha un nome
Counseling Olistico MetaDimensionale
Perché Counseling? Se riflettiamo attentamente, tutte le esperienze hanno in comune un’abilità fondamentale dell’essere umano: la capacità di comunicare. Comunicare in modalità sana ed empatica, nella vita personale e professionale è meglio.
Se la esercitiamo e se intendiamo migliorarci, vivremo in uno stato di consapevolezza più gratificante, più sicuri di noi stessi e complessivamente più sereni. Ma non si può migliorare la comunicazione in maniera unidimensionale e, pertanto, è importante imparare a vivere in modo completo e globale…olistico!!
Che tu sia un professionista, uno studente o un genitore, diventa il primo consigliere di te stesso e migliora la qualità della tua vita e di chi ti è intorno attraverso questo percorso.
COS’È L’APPROCCIO OLISTICO?
Il counseling olistico guarda alla persona come un’unità di corpo, psiche e spirito e ritine che benessere e disagio siano dovuti all’armonia o disarmonia di queste dimensioni. Ha vissuto sulla sua pelle che respiro, emozione e pensieri sono aspetti diversi di un unico vissuto e sa che il cambiamento di una di queste parti genera un cambiamento dell’intero sistema.
L’armonia è generata dalla capacità di sentire, accogliere, comprendere ed esprimere il nostro sentire cos’ì com’è nel momento in cui emerge, mentre il disagio è generato da condizionamenti, giudizi e paure che alterano la nostra naturale capacità di sentire e non ci permettono di essere in contatto intimo ed autentico con le nostre emozioni.
Nel momento in cui ci separiamo dal nostro sentire primario e mettiamo delle maschere per ottenere dagli altri quel riconoscimento e quell’amore che non siamo in grado di darci da soli, allora generiamo tensioni e disagi nelle diverse dimensioni del nostro essere: tensioni fisiche, eccessi o inibizioni emozionali, giudizi svalutanti e convinzioni erronee e limitanti.
Nell’approccio olistico si usano diverse metodologie ma queste hanno lo scopo comune di risvegliare la consapevolezza e di rimuovere gli ostacoli al libero fluire di quell’energia vitale che è diretta espressione della nostra verità.